Si dice spesso che, per avere successo online, bisogna creare contenuti di alta qualità. Ma non basta!
Per creare questi contenuti, bisogna conoscere e comprendere il nostro pubblico. Solo così potremo essere in grado di offrire loro contenuti davvero rilevanti.
Ricordiamo che Google Analytics è un servizio di raccolta dati gratuito, che permette di analizzare il traffico di un sito web e, conseguentemente, di ottimizzarlo in base alle azioni ed alle preferenze dei visitatori. Per poter usufruire di questo servizio, offerto da Google, è necessario inserire un particolare codice di monitoraggio in ogni pagina web del sito.
Nel corso degli anni Google Analytics ha affinato il suo sistema di monitoraggio e di elaborazione dei dati, fornendo strumenti e metriche sempre più orientati a comprendere le interazioni e l’engagement del pubblico. Proprio quest’anno è stato lanciato Google Analytics 4 che “sconvolge” tutte le metriche finora note.
Da poco la versione GA4 è uscita dalla versione Beta ed è allo studio per comprenderne la funzionalità e le corrette applicazioni. Inoltre, attualmente questa nuova versione non sostituisce automaticamente il Google Analytics finora conosciuto, che continueremo ad utilizzare ancora per un bel po’ di tempo.
Quali sono le metriche di Analytics più importanti da monitorare?
Visite
Tra le prime metriche che si possono considerare ci sono quelle relative alle visite mensili: Sessioni, Utenti e Visualizzazioni di Pagina. Le troviamo in primo piano sotto Pubblico > Panoramica.
- Sessioni si riferisce al numero delle volte in cui un utente è stato attivo sul sito, ossia i.
- Utenti invece conta coloro che hanno avviato sul sito almeno una sessione.
- Visualizzazioni di Pagina è il numero di pagine viste.
Questi dati sono utili a tenere sotto controllo il numero dei visitatori e capire se il nostro sito è in crescita. Sempre in questa stessa area, si possono leggere anche queste metriche
- Pagine/Sessione: il numero medio di pagine visitate per sessione.
- Durata Sessione Media: la durata media di una sessione.
- Frequenza di Rimbalzo: indica la percentuale di utenti che aprono una singola pagina sul tuo sito ed escono dalla stessa, senza attivare altre richieste al server Analytics durante la sessione o visita.
- Nuove Sessioni: la percentuale di nuovi visitatori.
Per esempio valutare quanto tempo gli utenti dedicano alla visita del sito, su quante pagine si soffermano, quanti sono coloro che abbandonano presto la sessione, può essere di grande aiuto per migliorare.
Pubblico
Sempre sotto la sezione Pubblico, sono disponibili altre stime statistiche molto interessanti da valutare, in quanto forniscono informazioni sui Dati Demografici, gli Interessi e i Dati Geografici: dati utili per capire l’età, il genere, gli interessi e la provenienza geografica di chi visita il nostro sito. Se ci accorgiamo, per esempio, che l’80% dei nostri visitatori è di sesso maschile, questo può aiutarci a spingere di più su alcune tipologie di prodotto.
Acquisizioni
È sufficiente cliccare su Acquisizione>Panoramica per vedere quali sono le principali sorgenti di traffico, confrontarle e analizzarle: ricerca organica, accessi diretti, referral (siti dove sono presenti link in uscita verso il tuo sito) e social media. Ma cosa sono?
- Ricerca organica si riferisce ai visitatori che raggiungono il tuo sito dopo aver effettuato una ricerca su un motore di ricerca. Quando ad esempio cerchi su Google: “ricetta del risotto agli asparagi”, ti comparirà una lista di siti che presentano tale ricette. Cliccando sul link e visitando uno di questi siti, sarai un visitatore organico. Per aumentare il traffico da ricerca organica è necessario che il sito web goda di un buon posizionamento nei motori di ricerca.
- Traffico diretto: sono i visitatori che digitano il tuo sito direttamente sul loro browser oppure dai preferiti. Con tutta probabilità si tratta dei tuoi clienti abituali, che già conoscono il tuo sito, oppure di persone che lo hanno trovato in qualche strumento offline: brochure, catalogo, biglietto da visita, spot radio o tv.
- Ricerca a Pagamento: tutti gli accessi a pagamento provenienti da sorgenti quali Google ads, Bing ads, ecc.
- Social media, questo canale accorpa tutti quei visitatori che arrivano dai tuoi canali social.
- Email: gli accessi che provengono da utenti destinatari della propria newsletter. Questa, come altre sorgenti di traffico, è importante monitorarla tramite utilizzo dei parametri UTM a meno che, tali parametri siano già configurati all’interno delle stesse piattaforme usate per l’invio delle Newsletter.
- Display: traffico proveniente da campagne Display, Discovery e YouTube di Google.
- Traffico da referral: sono visite che derivano da link esterni. Facciamo un esempio. Poniamo il caso che tu produca divani. Al lancio di un nuovo prodotto, un blogger del settore recensisce il divano all’interno di un suo articolo, inserendo un link al tuo sito. Alcuni dei suoi lettori, interessati ad approfondire, cliccheranno quel link e atterreranno sul tuo sito. Questo è traffico referral.
- Altro: all’interno di questo canale la piattaforma convoglia i dati provenienti dai canali social, youtube, Bing ads
In questa sezione potrai anche analizzare dati quali il numero di sessioni, la percentuale di quelle nuove, la durata media delle sessioni, la frequenza di rimbalzo. L’importanza dell’analisi dei canali sta nel riconoscere quali categorie di accessi portano il maggior valore per l’azienda. Il valore è riconoscibile andando ad analizzare gli obiettivi che sono stati impostati a livello di monitoraggio (vedi sotto).
Comportamento
In questa sezione abbiamo la possibilità di vedere quali sono le pagine più viste dagli utenti, la velocità del caricamento delle pagine del sito (anche giorno per giorno) e quali sono le ricerche che vengono effettuate all’interno del sito tramite il sistema di ricerca interno.
Qui è possibile anche consultare quali eventi sono stati completati dagli utenti; gli eventi particolarmente significativi possono poi essere associati a obiettivi Analytics.
Frequenza di rimbalzo
La frequenza di rimbalzo si riferisce al numero di visitatori che atterrano sul tuo sito e lo abbandonano dopo aver visualizzato solamente una pagina. Per vedere a quanto ammonta, basta andare su Pubblico>Panoramica.
La frequenza di rimbalzo media varia molto da sito a sito. Ma, se vedi che è troppo alta, potrebbero esserci dei problemi. Ad esempio, una causa comune è la velocità di caricamento del sito. Se una pagina ci mette troppo tempo a caricarsi, in molti la abbandoneranno in tutta fretta. Un altro motivo potrebbe essere una homepage confusionaria, non user friendly, che tende quindi a scoraggiare il visitatore.
Nel caso di un e-commerce, può essere che le schede prodotto siano poco chiare, quindi sarebbe il caso di modificare il layout per rendere il sito più chiaro e facile da navigare.
Attenzione: anche una frequenza di rimbalzo troppo bassa può essere indice di qualcosa di impostato male a livello di monitoraggio di Analytics. Ad esempio l’inserimento per errore dello stesso codice due volte all’interno della stessa pagina. Questo comporterebbe tra l’altro uno sfasamento in termini di numero di sessioni, tasso di conversione, ecc.
È assolutamente possibile migliorare la frequenza di rimbalzo del proprio sito, seguendo una serie di best practice. Anche perché una percentuale alta influenza negativamente la durata media di sessione.
Pagine di uscita
Si possono visualizzare su Comportamento>Contenuti del Sito>Pagine di uscita. Una pagina di uscita è l’ultima pagina visitata da un utente prima di abbandonare il sito.
Può essere importante tenere d’occhio questa sezione per controllare che non ci siano pagine che generano un’alta percentuale di uscite rispetto alla media. In caso affermativo, si possono considerare delle migliorie ad hoc per quelle pagine specifiche, in modo da abbassare il tasso di abbandono ed aumentare la permanenza sul sito.
Conversioni
Innanzitutto vediamo cos’è una conversione. Si definisce conversione il completamento, da parte di un visitatore, di un’azione che abbiamo precedentemente impostato come obiettivo.
L’obiettivo può essere un acquisto, l’iscrizione alla newsletter, ma anche qualcosa di legato al traffico sul sito, ad esempio il rilevamento di quanti utenti visitano più di 3 pagine di fila.
Dato che le conversioni sono vitali per il business, è di fondamentale importanza tenerne traccia, specie nel caso vi siano in atto campagne pubblicitarie. Solo monitorando le conversioni si è in grado di valutare l’andamento di tali campagne, ed ottimizzarle di conseguenza.
Parlando di conversioni è particolarmente utile valutare metriche quali
- entrate, transazioni e/o volume delle conversioni: sono importanti perché vanno ad identificare in valore assoluto gli obiettivi raggiunti dal sito web. Solitamente per aumentare il volume di queste metriche è utile lavorare con campagne di traffico di tipo SEO (traffico organico) o di traffico a pagamento su social e/o Google Ads.
- tasso di conversione ecommerce e/o tasso di conversione: identificano l‘efficacia da parte del sito nel raggiungere gli obiettivi. Per cercare di semplificare per gli utenti l’utilizzo del sito, incrementandone così l’efficacia e le conversioni, si può far affidamento su pratiche di CRO (Conversion Rate Optimization).
Obiettivi
Sono strettamente legati alle conversioni, come detto qui sopra. Per poterli attivare, bisogna andare nella sezione Amministratore (in basso a sinistra)>Vista>Obiettivi>Nuovo obiettivo. Potete quindi impostare un obiettivo secondo le vostre preferenze, oppure scegliere tra le opzioni presenti nella sezione Importa dalla Galleria.
Gli obiettivi più utilizzati di solito sono eventi e visualizzazioni di pagina di destinazione. Gli eventi corrispondono al monitoraggio di azioni quali un click su una parte del sito (pulsante di invio di un form) oppure l’avvio di un video presente all’interno di una pagina. Le visualizzazioni di pagina di destinazione indicano quando un utente visualizza una pagina di particolare importanza, ad esempio la pagina di ringraziamento per l’avvenuta compilazione di un form.
Oltre agli obiettivi indicati sopra, è particolarmente importante l’impostazione delle transazioni e il monitoraggio del loro valore. Per impostarla: Amministratore>Vista>Impostazioni Ecommerce. Lo sviluppatore del sito dovrà aiutarvi nell’implementazione del data layer per la raccolta dei dettagli dell’avvenuto pagamento.
Naturalmente queste sono solo alcune delle metriche da valutare. L’analisi periodica dei dati Analytics è di estrema importanza per poter conoscere meglio i visitatori del proprio sito web, apportare le necessarie migliorie ai contenuti e al sito stesso e naturalmente verificare i progressi in atto.