Negli ultimi anni la pubblicità, e nello specifico la pubblicità programmatica, ha subito notevoli cambiamenti dati dall’arrivo del consumo di massa di contenuti su piattaforme di video on demand (VOD) e, in particolare, dall’arrivo della Connected TV e dei dispositivi con accesso a Internet.
Questo ha comportato un cambiamento significativo anche negli investimenti da parte delle aziende. Anche se la pubblicità sulla TV tradizionale ha ancora il primato in termini di livello di investimento, l’introduzione della pubblicità personalizzata sui dispositivi connessi a Internet ha dimostrato portare un risparmio economico e al contempo un aumento del numero di conversioni. Ciò è possibile grazie alla possibilità di indirizzare la pubblicità agli utenti connessi, quindi a pubblici più segmentati e precisi, permettendo alle aziende di ottimizzare al massimo le proprie risorse.
Cos’è la Connected TV?
La Connected TV altro non è che un televisore collegato a Internet, attraverso il quale è possibile riprodurre contenuti video in streaming. Secondo uno studio condotto da IAB, il 60% degli italiani utilizza la CTV settimanalmente e l’85% mensilmente.
Questa tecnologia rappresenta una svolta non solo per gli utenti, ma anche per gli inserzionisti, che ora hanno un nuovo mezzo per programmare pubblicità misurabile e personalizzata su un canale in crescita.
Quali sono i dispositivi che possiamo utilizzare?
Smart TV
Questi sono dispositivi simili a un computer che, attraverso un sistema operativo, possono connettersi a Internet per poter guardare ogni tipo di contenuto on demand.
Dispositivi multimediali
Quali tablet, smartphone, o altri dispositivi connessi a internet che possono essere utilizzati per guardare video on demand.
Console per videogiochi
Questo tipo di dispositivo ha continuato a crescere e a diventare sempre più importante nel corso degli anni. Attraverso di essi, possiamo scaricare applicazioni che ci danno accesso a questi contenuti on-demand.
Le piattaforme di contenuti a pagamento più utilizzate sono Netflix, Amazon Prime Video, YouTube, Disney+, Movistar Plus+, HBO, eccetera; delle piattaforme che usano la pubblicità, la maggior parte viene consumata su YouTube, dove gli utenti preferiscono la versione gratuita piuttosto che non vedere la pubblicità. Questo lascia trasparire una chiara preferenza e una maggiore disponibilità da parte degli utenti a guardare la pubblicità in cambio di alcuni vantaggi (piattaforme con versioni gratuite o abbonamenti più economici).
Sempre secondo IAB, il 76% degli utenti che non utilizzano piattaforme a pagamento sarebbe disposto ad abbonarsi se i prezzi fossero più accessibili, offrissero servizi gratuiti e non interrompessero scene importanti con annunci pubblicitari. HBO e IMDb tv, ad esempio, hanno già introdotto versioni più economiche che consentono la pubblicità, facendo pressione su piattaforme come Disney+ e Netflix, la cui crescita è stata limitata dai prezzi elevati, affinché facciano lo stesso. Questa versione più economica delle piattaforme offre l’opportunità di attrarre questi nuovi utenti che cercano prezzi più bassi e sono disposti a guardare annunci in cambio dei vantaggi di cui sopra.
Perché integrare la CTV nel media mix pubblicitario?
La Connected TV può essere inclusa in modi diversi nella propria strategia digitale, a seconda dei propri obiettivi. Ad esempio, la strategia cross-device ci permette di identificare e impattare l’utente con i nostri annunci su diversi dispositivi, misurando così la loro efficacia e il modo in cui hanno influenzato il processo di conversione dell’utente.
Un altro vantaggio delle campagne di Connected TV è la possibilità di segmentare il pubblico e controllare le frequenze, qualificando l’utente impattato e ottimizzando così gli investimenti.
In sintesi, la Connected TV rappresenta una grande opportunità di mercato, poiché questo nuovo mezzo attraverso il quale gli inserzionisti possono posizionare i propri annunci ha ancora molta strada da fare. Finora, implementando la CTV nelle vostre campagne pubblicitarie potete raggiungere un numero maggiore di utenti unici e qualificati e indirizzarli in base all’obiettivo della campagna.
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