La Brand Awareness è fondamentale per la crescita ed il consolidamento di ogni attività, indipendentemente dal settore in cui essa opera.
Fino a poco tempo fa, ma ancora adesso, molte aziende spendevano importanti somme di denaro per accaparrarsi il testimonial del momento (attore, sportivo, cantante e così via).
Si contattava il personaggio famoso, ci si accordava sul compenso e questo pubblicizzava il prodotto o servizio dell’azienda. I canali utilizzati erano molteplici: televisione, radio, riviste, cartelloni pubblicitari e così via.
La principale criticità di questa tipologia di engagement è l’assenza o l’approssimazione di dati che permettano di comprendere:
- la quota di pubblico raggiunto dalla strategia comunicativa;
- l’efficacia e pertinenza del messaggio;
- la segmentazione del reach.
Al giorni nostri le cose sono decisamente cambiate in seguito all’esplosione del web, che si è affermato negli ultimi anni come uno dei principali motori di espansione del business. I social media hanno acquisito sempre più potere e sempre più aziende hanno sostituito i testimonial con gli influencer.
Chi sono gli influencer?
Innanzitutto sono da considerarsi delle vere e proprie star del web. Spesso sono persone “normali” che sono riusciti a conquistarsi la fiducia (per non parlare di fede in alcuni casi) di un’intera community.
Spesso utilizzano un blog e ne condividono gli articoli sui vari social, con lo scopo di propagarne l’eco. La capacità di condizionare opinione, scelte, gusti e comportamenti dei propri followers è il motivo per cui, attualmente, si utilizza maggiormente il termine “influencer” piuttosto che “blogger”.
Che cos’è l’influencer marketing?
L’influencer marketing consiste nel coinvolgimento di personaggi influenti del web nelle campagne pubblicitarie e promozionali. Le modalità sono molteplici: invito ad eventi, post sponsorizzati con annessi product placement, paid shouts. Ovviamente più grande è il reach più alte saranno le richieste economiche.
Le aziende si sono accorte del potenziale di queste nuove celebrità e pagano cifre impressionanti per coinvolgerle nelle loro campagne. Parliamo di somme che vanno da qualche migliaio fino a diverse centinaia di migliaia di euro per le campagne dei brand più rinomati.
Statistiche sull’influencer marketing
Secondo un recente sondaggio Tomoson, importante agenzia statunitense specializzata nel buzz e influencer marketing, questa nuova forma di promozione sta crescendo sempre più. I canali maggiormente utilizzati online sono i blog: ogni influencer coltiva l’interesse e la connessione con i propri seguaci utilizzando questo mezzo.
I social vengono utilizzati spesso come casse di risonanza, con lo scopo di ampliare e favorire la condivisione del loro pensiero.
Per quanto riguarda gli indicatori per calcolare il ROI, al primo posto troviamo la voce “entrate e leads”. Torneremo sull’importanza del lead in materia di digital strategist. La condivisione è un’altra metrica tenuta in gran considerazione sia per quanto riguarda la qualità della diffusione del messaggio, sia per quanto riguarda la brand awareness.
Consigli pratici per le aziende: influence the influencer!
#1 DEFINISCI LA TUA STRATEGIA
Il primo passaggio per una piano di influencer marketing è la pianificazione strategica: bisogna quindi definire obiettivi, budget, target e tempistiche della campagna.
Normalmente si concentra l’attenzione soltanto all’incremento delle vendite, ma piuttosto su tutto ciò che genera buzz marketing e awareness (anche se bisogna specificare che i due concetti sono in parte correlati).
#2 INDIVIDUA L’INFLUENCER GIUSTO PER IL TUO BRAND
Dopo questa fase l’azienda dovrà individuare quale o quali influencer contattare, in funzione degli obiettivi prefissati e dei risultati emersi dalle ricerche di mercato.
È per questo che diventa fondamentale passare al setaccio qualsiasi fonte online e offline (blog, magazine online, riviste, giornali,..) che permetta di individuare il profilo dell’influencer più in linea con gli obiettivi della vostra campagna.
#3 TIENI MONITORATA LA TUA CAMPAGNA
Nel momento in cui inizia la campagna, bisogna continuamente monitorarne l’andamento.
I risultati dell’analisi permetteranno di registrare il successo o meno dell’azione promozionale, permettendovi inoltre di comprendere quali sono i vostri punti di forza e quali di debolezza.
Potrebbe essere che l’influencer individuato non è il più indicato per la vostra comunicazione, oppure che il target di utenti si comporti diversamente rispetto alla vostra analisi preliminare.
Quindi diventa fondamentale calibrare la campagna in base a quelle che sono le analisi delle misurazioni.
#4 TI STAI CHIEDENDO DA DOVE INIZIARE?
Probabilmente penserete che questa è una domanda da un milione di dollari, ma la risposta non è impossibile e il budget da investire, per vostra fortuna, è più contenuto.
Online esistono diversi siti che offrono servizi di social networking in base all’area d’interesse, audience e analysis.
Il problema è che spesso sono in lingua inglese e il servizio di assistenza si rivela in alcuni casi difficoltoso. Quindi perché non rivolgersi ad un’agenzia specializzata nel digital marketing con cui puoi comunicare più facilmente?
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