I cambiamenti normativi e tecnologici influenzano il modo in cui raggiungiamo i nostri clienti e come possiamo raccogliere e usare i loro dati. Inoltre, le aspettative degli utenti sono in continuo aumento. Le persone chiedono maggiore trasparenza, scelta e controllo sull’uso dei loro dati online.
Uno dei cambiamenti di cui più si sente parlare è la fine dei cookie, che ha già iniziato ad avere un impatto sulle attività di marketing digitale. Vediamo come.
Targeting: abbiamo a disposizione possibilità di targeting più limitate a causa del rapido declino dell’uso dei cookie.
Misurazione e attribuzione: l’attuale tendenza a misurare le campagne post-click genera una perdita significativa di conversioni e una mancanza di realtà nell’attribuzione di ciascun canale.
Bidding: gli algoritmi si nutrono di dati, e se questi dati sono limitati dall’assenza di cookie, non viene sfruttato tutto il potenziale degli algoritmi di bidding automatico.
Il valore del programmatic
Per tutti questi motivi, bisogna trovare il modo di continuare ad avere un impatto sui nostri utenti, nello stesso modo qualificato e personalizzato in cui lo abbiamo avuto in passato.
L’obiettivo principale per ogni marketing manager o paid media manager è mantenere e aumentare i segmenti attivabili dopo la limitazione dei cookie, con i questi obiettivi principali:
- Aumentate le prestazioni delle campagne con risultati potenti.
- Ottenere informazioni in tempo reale
- Guidare e mantenere la consapevolezza e la crescita del marchio
- Massimizzare la redditività e guidare il ROI
Qualche mese fa, Making Science ha avviato una joint venture con il gruppo britannico che ha sviluppato la tecnologia 4D, una soluzione basata sul targeting contestuale cookieless, che combina il targeting programmatico con l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico avanzato per fornire approfondimenti e raccomandazioni accurate, attuabili e scalabili in tempo reale.
4D: la tecnologia per massimizzare i risultati in un mondo senza cookie
4D permette agli inserzionisti di definire il contesto perfetto in cui far apparire i propri annunci. In questo modo, i brand non devono preoccuparsi di stabilire continuamente parametri a seconda dei canali utilizzati. Al contrario, la comprensione contestuale di 4D consente suggerisce contesti in cui un marchio potrebbe voler o non voler apparire.
Con 4D possiamo ottenere un aumento del 30% delle sessioni rispetto alle campagne che non utilizzano questa tecnologia, e un aumento del 58% degli utenti unici. Alcune delle funzionalità che possono essere implementate grazie alla tecnologia:
- Tag 4D: l’implementazione di questo tag cookieless nelle campagne permette di raccogliere dati (nel rispetto della privacy), al fine di ottenere approfondimenti e apprendimento contestuale per attivare le proprie campagne.
- Scansione di annunci video e YouTube: il sistema scompone i contenuti video fotogramma per fotogramma per comprendere realmente il contesto di un video, rendendo più facile che mai per i marchi rivolgersi ai consumatori giusti con le creatività giuste al momento giusto.
- Reporting avanzato basato su argomenti con l’obiettivo di analizzare in profondità le prestazioni di ciascuna delle campagne e di attivare questi insight per migliorare i tassi di risposta degli utenti.
La contestualità è la forma più antica di targeting pubblicitario. Prima dell’avvento di Internet era la base di tutta la pubblicità display mirata e ci sono stati frequenti tentativi di aggiornarla per i media digitali, soprattutto nel nuovo panorama della privacy. Ora con il Machine Learning più avanzato e la tecnologia è possibile raggiungere i clienti nel posto giusto al momento giusto.
Contattaci se vuoi saperne di più sulla tecnologia 4D e su questa soluzione cookieless basata sul targeting contestuale.