Se si vuole raggiungere il pubblico online, l’acquisto programmatico può essere una leva in più da aggiungere alla propria strategia di marketing digitale. I numeri lo confermano, infatti secondo i dati di Statista in Italia gli investimenti nella pubblicità programmatica sono saliti del 21% nel 2021, raggiungendo i 4.2 milioni di euro.
Cos’è la pubblicità programmatica?
Secondo IAB, “il termine programmatic si riferisce in genere al processo automatizzato di acquisto e vendita di spazi pubblicitari digitali tramite software”.
Tradizionalmente, la pubblicità ha sempre cercato e acquistato spazi pubblicitari senza tenere conto degli utenti a cui viene mostrato quell’annuncio o del numero di volte che quell’annuncio viene visualizzato. Non solo, la pubblicità tradizionale comporta per lo più lavoro manuale, con tutte le sue implicazioni, quali dispendio di tempo e risorse preziose, possibilità di errori e così via.
Con la pubblicità programmatica invece, abbiamo la possibilità di raggiungere più facilmente determinati pubblici, in modo automatizzato, grazie alla tecnologia che rende il processo più veloce, efficiente ed affidabile. Con il Programmatic abbiamo la chiave per mettere in contatto il marchio con il consumatore giusto, al momento giusto e sul canale giusto, per mostrargli annunci di prodotti di suo interesse.
Come funziona in pratica la pubblicità programmatica
Il processo di acquisto programmatico inizia con l’utente che, navigando in internet, visualizza diversi spazi pubblicitari. Questi vengono messi all’asta e i diversi inserzionisti fanno offerte per poter mostrare i propri annunci al consumatore.
Vantaggi della pubblicità programmatica
1. Targeting preciso del pubblico
L’acquisto dei media tradizionali è guidato dall’inventario anziché dall’audience e dal contesto. Con l’acquisto programmatico invece si può rendere la strategia più precisa, raggiungendo in modo più efficiente gli utenti giusti al momento giusto. Tutto questo a sua volta ci rende più efficienti dal punto di vista dei costi, evitando di investire budget e risorse in quegli utenti che non riteniamo rilevanti per la nostra strategia, e concentrandoci veramente sul nostro obiettivo.
2. Processi automatizzati
Affidandoci ai big data e alle diverse tecnologie messe a disposizione dall’ecosistema programmatico, possiamo automatizzare un gran numero di processi, che possono dare maggiori risultati alle nostre campagne, rendendo più efficienti gli investimenti e le risorse utilizzate.
3. Acquisto trasparente dei media
La trasparenza è un altro elemento cruciale della pubblicità programmatica. Senza l’inaffidabilità delle trattative personali tradizionali, si può beneficiare di una maggiore trasparenza durante l’intero processo di acquisto. Grazie al programmatic buying, si ha una visione chiara del comportamento delle audience e una migliore comprensione dei costi degli investimenti effettuati.
4. Metriche in tempo reale
L’acquisto programmatico ci permette di avere i dati delle campagne in tempo reale, il che offre agli inserzionisti la possibilità di un’analisi immediata. Il media buying tradizionale costringe ad aspettare la fine della campagna per avere informazioni sulle performance, ma con le metriche in tempo reale è possibile determinare fin dall’inizio ciò che deve essere migliorato, quali strategie stanno funzionando meglio, quali creatività stanno ottenendo il maggior numero di clic, a che ora del giorno gli utenti sono più attivi… e una lunga lista di altri insight che possiamo ottenere istantaneamente.
Oggi agire tenendo conto del comportamento del pubblico è uno dei modi migliori per ottenere il massimo dalle campagne pubblicitarie online. La tecnologia ci permette di realizzare questo, in modo molto più semplice e veloce. Ecco perché la pubblicità programmatica è l’opzione migliore per adattarsi a un panorama in costante evoluzione.
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